Mangiare biologico

Il consumo di frutta e verdura fornisce una protezione contro le malattie cardiovascolari e molti tumori, in particolare quelli del cavo orale, faringe, laringe esofago e polmoni, legati al consumo di tabacco.

Sommario

 

Tempo di lettura: 3 minuti

 


 

Il cibo biologico riduce il rischio di ammalarsi di cancro

Il consumo di frutta e verdura (F&V) conferisce una protezione nei confronti delle malattie cardiovascolari e di molti tumori, in particolare i tumori legati al tabacco (cavo orale, faringe, laringe esofago e polmoni). 

Tuttavia, oltre il 50% dei campioni di frutta e verdura controllati dalle autorità regolatorie risultano contenere residui di pesticidi.  

 

Che cosa dicono gli epidemiologi?

Già alcuni anni fa un grande studio francese (Nutri-net Santé) aveva mostrato che chi mangia regolarmente biologico riduce significativamente il rischio di ammalarsi di cancro (del 25% in generale, ma del 75% per i linfomi non-Hodgkin, i tumori che aumentano di più nei contadini esposti a diserbanti; Baudry J 2018 JAMA internal medicine. 178: 1597). 

Ora i colleghi dell’Università di Harvard hanno confermato la protezione dal cancro (19% in meno), ma ancor più la protezione dalle altre malattie croniche (Sandoval-Insausti H 2021 Environ Int 159:107024) in chi mangia F&V biologica. 

Utilizzando i dati ufficiali di contaminazione dei cibi nei diversi anni, gli epidemiologi di Harvard hanno classificato i partecipanti ai loro tre grandi studi prospettici sulle infermiere e sui lavoratori della sanità in funzione del probabile contenuto di pesticidi nella frutta e verdura che hanno dichiarato di consumare nei questionari alimentari che periodicamente compilano. 

 

I risultati delle ricerche di Harvard

L’analisi è basata su 27.026 morti osservate, di cui 6.426 per cancro, 4.318 per cause cardiovascolari, 2.012 per cause respiratorie e 14,222 per altre cause.                   

A parità di età, etnia, tabacco, alcol, calorie totali, altri alimenti, pressione arteriosa, colesterolemia e, nelle donne, terapie ormonali, il rischio di morte e di malattie croniche si riduce progressivamente all’aumentare del consumo di porzioni di F&V giudicate non o poco contaminate. 

La mortalità per tutte le cause, ad es., si riduce progressivamente fino al 36% in meno in chi ne consuma almeno quattro porzioni al giorno, e la probabilità che l’andamento dei rischi sia casuale è inferiore a 1/10.000.

Numero di porzioni non contaminate al giorno

  < 1 1-2 2-3  3-4    >4     Ptrend. 
Mortalità totale   1   0,81   0,72   0,65   0,64 0,0001
Mortalità cardiovascolare   1   0,77   0,65   0,64   0,70 0.0001
Mortalità per cancro   1   0,95   0,91   0,87   0,81 0,01
Mortalità respiratoria   1   0,80   0,71   0,65   0,62 0.0001
Altre cause di morte   1   0,77   0,67   0,60   0,56 0,0001

L’effetto dei pesticidi

È interessante che il consumo di F&V giudicata molto probabilmente contaminata da pesticidi non è risultato associato ad alcun aumento di mortalità, verosimilmente perché i pesticidi nascondono la ben nota protezione da F&V, dovuta alla loro ricchezza di fibre e di sostanze antinfiammatorie e antiossidanti.    

I grandi studi epidemiologici mostrano che 5 porzioni di F&V al giorno riducono la mortalità totale del 20%. 

Verosimilmente 5 porzioni di F&V biologica proteggerebbero molto di più, ma l’agricoltura industriale cancella la protezione di F&V nei confronti del cancro e delle altre malattie.

 

Ma quanto costa il cibo biologico?

Un pregiudizio diffuso è che il cibo biologico abbia costi non sostenibili. 

In realtà quello che non è sostenibile è il costo aggiuntivo delle lavorazioni industriali del cibo, il cibo pronto da consumare. 

Comprando solo i cibi non trasformati, quindi da cucinare (cereali, legumi, verdure e frutta di stagione, frutta secca e semi oleaginosi, eventualmente tè, caffè, cacao, e solo occasionalmente cibo animale) abbiamo dimostrato che anche chi vive in città può mangiare biologico con meno di 4 euro al giorno (Berrino F. e Bortolazzi E., Il mandala della vita, Mondadori 2021).

Dott. Franco Berrino
Presidente Associazione La Grande Via

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